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Arte per ridere. 2024

Venerdì 3 maggio, dalle ore 9, il Salone Furietti ospita una giornata dedicata alla satira politica italiana ed estera dal titolo Arte per ridere. 2024. Il Pennino graffiante: libri di satira. Conversazione alla Mai.

Questo il programma:

  • ore 9: saluti istituzionali
  • ore 9.15: presentazione del volume “Bergomum. Bollettino della Biblioteca Civica Angelo Mai”, anni CXVI-CXVII (2022-2023), contenente gli Atti relativi al Convegno dedicato alla rivista parigina “L’Assiette au beurre” tenutosi alla Biblioteca Angelo Mai il 16 novembre 2021
  • ore 9.45: presentazione del libro di Emanuela Morganti (dottore di ricerca di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Urbino) Gabriele Galantara. Satira, editoria e grafica (1892-1937), Pacini, 2019. Conversazione dell’autrice con Massimo Castellozzi
  • ore 10.30: presentazione del libro di Dino Aloi (giornalista e direttore editoriale della rivista “Buduar”) Controstoria della Belle Époque. “L’Assiette au Beurre” e le altre riviste, Il Pennino, 2022. Conversazione dell’autore con Paolo Moretti
  • ore 11.15: caricature e disegni satirici live ad opera di Dino Aloi e de “Le matite del Giopì”.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio contesto, che si svilupperà su più anni con l’obiettivo di valorizzare lo specifico settore della satira politica che ha preso l’avvio dalla donazione alla Biblioteca Angelo Mai del ‘Fondo Paolo Moretti per la satira politica’.

Accesso libero fino a esaurimento posti. Per prenotare scrivere a info@bibliotecamai.org o telefonare al numero 035-399430.

Scarica la locandina.

Nell’occasione, tra le 9 e le 14.30, il Salone Furietti non sarà fruibile per la consultazione dei materiali della Biblioteca e per lo studio.

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Alla ricerca delle legature storiche sopite

Secoli XV-XVI: legature bergamasche

Atrio scamozziano, 9 aprile – 15 maggio 2024

Prende avvio martedì 9 aprile 2024 la mostra Alla ricerca delle legature storiche sopite. Secoli XV-XVI: legature bergamasche, curata da Federico Macchi – massimo esperto di legature storiche – e allestita nelle due sedi espositive della Biblioteca, l’Atrio scamozziano e Casa Suardi.

Nata per la necessità di proteggere il contenuto del libro da agenti esterni (le eccessive temperatura e umidità, le muffe, gli insetti, i topi) ed assicurarne la conservazione, la legatura intesa come serie complessa di operazioni che comprendono la cucitura del blocco di fascicoli, la relativa copertura e l’eventuale decorazione, si è andata trasformando nel corso dei secoli per dare lustro ai libri stessi, seguendo via via mode e stili.

L’esposizione attinge all’ingente patrimonio librario e archivistico conservato in Angelo Mai e documenta, esemplificandole, le diverse e particolari soluzioni che nei secoli XV e XVI sono state adottate per soddisfare le necessità conservative, strutturali e di decoro di manoscritti, testi a stampa e documenti d’archivio.

Inaugurazione martedì 9 aprile 2024, alle ore 17.30, alla presenza delle Autorità cittadine e del curatore, che accompagnerà i convenuti alla scoperta del sorprendente e rivelatore mondo delle legature con una visita guidata.

Nel solco della virtuosa tradizione avviata in occasione dell’anno di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura, la mostra si svolge in parallelo con analoga iniziativa presso la Biblioteca Queriniana, che espone dal 13 aprile al 15 maggio legature italiane del secolo XV.

Ingresso libero durante gli orari di apertura delle sedi.

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Le Tiranas, boleras, seguidillas per voce e chitarra

Giovedì 18 aprile 2024, alle ore 18, in Sala Tassiana viene presentato il volume di Ella Bernadette Nagy dal titolo Le tiranas, boleras, seguidillas per voce e chitarra. Musica spagnola in una raccolta bergamasca di Johann Simon Mayr, recentemente pubblicato da Archivio Bergamasco Centro Studi e ricerche, per la collana «Contributi della borsa di studio Avv. Alessandro Cicolari», istituita nell’estate del 2008 dagli eredi dell’avvocato.

Ella Bernadette Nagy, insegnante di Bibliografia e biblioteconomia musicale al Conservatorio di La Spezia, è chitarrista, musicologa e studiosa di linguistica. Con il soprano argentino Lucía Fernández viene proposta l’esecuzione di una selezione delle 20 danze per voce e chitarra contenute nel volume.
Oltre all’autrice, intervengono Giacomo Parimbelli, noto chitarrista e storico della chitarra, e Marcello Eynard per la Biblioteca Angelo Mai.

L’evento, con l’adesione del Politecnico delle Arti di Bergamo, prevede inoltre l’esecuzione di brani chitarristici a tema da parte del chitarrista Lorenzo Limonta, allievo del maestro Pietro Locatto del Conservatorio Gaetano Donizetti.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Scarica la locandina.

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Voci dall’antico 2024

Torna anche quest’anno Voci dall’Antico, ciclo di letture di testi classici proposto dall’Associazione K’epos, giunto alla XV edizione. La rassegna 2024, patrocinata dal Comune di Bergamo e realizzata con il contributo della Fondazione Credito Bergamasco e in collaborazione con il Liceo Classico Statale Paolo Sarpi e la Biblioteca Civica, ha per titolo Eracle. I volti dell’umano.

Il primo appuntamento è per venerdì 5 aprile 2024, con Mauro Messi, che intratterrà il pubblico sul tema Come scialuppa al traino: Carlo Maria Pacati e l’Eracle di Euripide.

Gli incontri si svolgeranno nel Salone Furietti, alle ore 18. L’accesso è libero fino a esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione, scrivendo a info@bibliotecamai.org o telefonando al numero 035-399430.

Il ciclo prosegue con altri due incontri:

  • venerdì 12 aprile, Eracle, le plus qu’humain: può un mangione salvare il mondo? con Luigi Venezia
  • venerdì 19 aprile, Ercole: il dubbio, la scelta, la fama, con Caterina Arrigoni.

Scarica la locandina con il programma.

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Sandro Angelini: architetto in Bergamo, conservatore internazionale

Presso la Biblioteca Civica Antonio Tiraboschi, in via San Bernardino 74 a Bergamo, si svolge sabato 13 aprile 2024, dalle 14.30 alle 17.30, nella Sala Conferenze, il Convegno Sandro Angelini. Architetto in Bergamo – Conservatore internazionale, organizzato in concomitanza con l’acquisizione dell’Archivio Sandro Angelini (1915-2001) da parte della Biblioteca Civica Angelo Mai e a due anni dalla pubblicazione dello studio dedicato all’architetto da Sandro Scarrocchia.

Per approfondire il programma, scarica la locandina.

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Bergamo 1560: chi è dentro è dentro!

Giovedì 4 aprile 2024, alle ore 18, nel Salone Furietti si svolge la conferenza Bergamo 1560: chi è dentro è dentro!, tenuta da Sandro Buzzetti, già archivista e bibliotecario della Biblioteca.

Alcuni documenti, di recente studio, aiuteranno ad ‘entrare nei panni’ dei cittadini che vivevano all’interno, e non solo, della Mura nel Rinascimento: quali erano le speranze e i timori dei bergamaschi nei confronti delle nuove Mura? Che cosa era successo in precedenza durante le guerre e le occupazioni da parte dei ‘nemici’ della Repubblica di Venezia? Quale ruolo avevano giocato le vecchie mura e la ‘Capella’ di San Vigilio?

In collaborazione con Museo delle Storie di Bergamo. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

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Teatri minori di Bergamo nell’Ottocento

Venerdì 22 marzo, alle ore 18, nel Salone Furietti viene presentato il libro Teatri minori di Bergamo nell’Ottocento. L’attività teatrale fino all’avvento del cinema, del musicista e musicologo Luigi Pilon, recentemente scomparso.

Il volume, edito dal Centro Studi Valle Imagna e dalla Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo, prende in considerazione, in maniera analitica, con attenta disamina delle fonti, la ricca e variegata attività culturale e di intrattenimento offerta ai bergamaschi dai teatri minori: Teatrino di Rosate (1824-1845), Teatrino di Cittadella (1846-1868), Teatrino della Fenice (1827-1853), Teatrino di San Cassiano (1829-1907), Anfiteatro Dolci (1865-1869), Teatro delle Varietà (1881-1883), Teatro Ernesto Rossi (1883-1894), Politeama Givoli (1882-1897). Quest’ultimo, nella fase finale della sua attività, si aprì anche al cinematografo, quasi a segnare uno spartiacque con il secolo successivo.

Intervengono: Paolo Fabbri, Direttore scientifico della Fondazione Teatro Donizetti, Giuseppe De Luca, Direttore scientifico della Fondazione Legler per la storia Economica e Sociale di Bergamo, Marcello Eynard, Biblioteca Civica Angelo Mai e Maurizio Merisio, Fondazione Teatro Donizetti.

La serata è allietata da interventi pianistici proposti dall’interprete Sebastiano Mazzoleni, che esegue composizioni di Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Fryderyk Chopin, Gaetano Donizetti, Georges Bizet, Erik Satie.

Ingresso libero fino a esaurimento posti (75).

Scarica qui la locandina.

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Inaugurazione Casa Suardi

Venerdì 15 marzo 2024, alle ore 17, le Autorità cittadine inaugurano ufficialmente Casa Suardi, la nuova e riqualificata sede dell’Archivio storico comunale conservato dalla Biblioteca Civica Angelo Mai.

La cerimonia prevede uno spettacolo curato dal Teatro Tascabile di Bergamo e, dopo il taglio del nastro, l’opportunità di visitare le sale espositive della sede, i locali di fruizione dei servizi, con affaccio su Piazza Vecchia e, eccezionalmente, i locali-deposito nei quali è conservato il patrimonio, costituito dai documenti dell’Archivio storico comunale – dal 1100 al 1950 – dagli archivi di alcuni architetti e da materiali iconografici testimonianze della storia di Bergamo. Animano la visita alcune incursioni musicali a cura degli studenti del Conservatorio Gaetano Donizetti del Politecnico delle Arti di Bergamo.

La sede sarà operativa a partire da lunedì 18 marzo, con gli stessi orari di apertura della Biblioteca in Palazzo Nuovo.

Il fine settimana prosegue con altre occasioni per visitare sia la nuova struttura, sia la sede storica della Biblioteca: dalle 10 alle 17 di sabato 16 e di domenica 17, i due edifici rimangono aperti per il libero accesso alle sale, nelle quali sono esposti alcuni tra i pezzi più significativi conservati.

Nella giornata di sabato 16, dalle ore 9.30 alle 12.30, il Salone Furietti in Palazzo Nuovo ospita una Giornata di studi dal titolo Casa Suardi. Gli Archivi storici comunali. La conservazione e la fruizione delle fonti archivistiche, con interventi della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia, di storici dell’Università di Bergamo e di giornalisti, coordinati dalla Responsabile della Biblioteca.

Ingresso libero. Scarica l’invito con il programma della Giornata di studi.

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Il pianoforte a Bergamo da Mayr a Gavazzeni

Venerdì 23 febbraio, alle ore 18, il Salone Furietti ospita un concerto-conferenza realizzato in collaborazione con l’Associazione Musica Aperta, dal titolo Il pianoforte a Bergamo da Mayr a Gavazzeni.

L’incontro, pensato come omaggio al musicista e musicologo bergamasco Pierluigi Forcella (1951-2018), autore dell’omonimo volume edito dalle Edizioni Villadiseriane nel 2011, prevede esecuzioni pianistiche di musiche di compositori bergamaschi (Giovanni Simone Mayr, Antonio Gonzales, Gaetano Donizetti, Angelo Mascheroni, Giuseppe Frugatta, Edoardo Berlendis, Daniele Maffeis), interpretate dal pianista, compositore e musicologo William Limonta e dagli allievi del Conservatorio Gaetano Donizetti – oggi parte del Politecnico delle arti di Bergamo – Isabel Facheris e Francesco Romeri.

Le esecuzioni sono realizzate con il pianoforte presente nel Salone, un Pleyel del 1875 circa, appartenente alla Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo, restaurato nel 2001 dalla ditta specializzata Nazzari di Cremona, grazie a un generoso finanziamento dell’International Inner Wheel Club Bergamo.

Al fine di contestualizzare le esecuzioni nel panorama musicale bergamasco e porle in relazione ai fondi conservati presso le biblioteche Angelo Mai e Gaetano Donizetti, sono previsti interventi di Pieralberto Cattaneo, Pierangelo Pelucchi, Marcello Eynard e Fabrizio Capitanio.

Ingresso libero fino a esaurimento posti (75).

Scarica la locandina con il programma dettagliato.

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La caricatura all’opera

Satira e melodramma nel Risorgimento

10 novembre 2023 – 25 febbraio 2024
Atrio scamozziano

Dalla storia all’attualità: la caricatura all’opera

Chi ha già visitato la mostra Tutta in voi la luce mia all’Accademia Carrara, lo avrà percepito con chiarezza. La rievocazione del passato messa in scena dalla pittura di storia è in perfetta sintonia con il melodramma. La caricatura, invece, sembra andare in direzione opposta. Non rappresenta il passato ma il presente. Non si ispira alla storia ma all’attualità più palpitante. Eppure, negli anni caldi dell’Italia risorgimentale non mancano intrecci imprevisti tra opera lirica e caricatura. Questa mostra vuole documentarne alcuni, nella convinzione che la satira visiva consenta un punto di vista non scontato sul processo di affermazione del melodramma nella cultura risorgimentale. Trattata con sospetto e relegata alla dimensione privata negli anni della Restaurazione, la caricatura si afferma in Italia soltanto nel 1848. Attraverso il nuovo medium del giornale satirico illustrato, essa diventa una delle forme di comunicazione più popolari e tipiche dell’Ottocento.
Il percorso espositivo prende avvio dalle caricature teatrali realizzate nella Francia della Monarchia di Luglio, fondamentale punto di riferimento per i caricaturisti italiani, per poi focalizzarsi sull’Italia risorgimentale. Accanto a una selezione di disegni originali, sono esposte soprattutto le immagini stampate sui giornali satirici, in gran parte provenienti dal fondo di Paolo Moretti, di recente donato alla Biblioteca Mai. Due sono i filoni principali della mostra. Il primo documenta il crescente ruolo rivestito dal melodramma nella storia della caricatura politica. Avviato sin dal 1848 con l’uso disinvolto e attualizzante dei versi dei librettisti come didascalie per immagini satiriche, il riferimento alle opere liriche più note consente ai caricaturisti di attingere a un potente patrimonio, condiviso con un pubblico sempre più vasto. Il secondo riguarda la documentazione visiva del mondo operistico attraverso uno specifico genere di umorismo grafico: la caricatura teatrale che, dalla metà degli anni Cinquanta, rinnova in senso balzachiano la tradizione di Anton Maria Zanetti e Pier Leone Ghezzi. È in questa fase che emergono alcuni caricaturisti specializzati nel genere teatrale: Teja, Delfico, Parera, sono i protagonisti della mostra, insieme a un’indiscreta folla di “spettatori parlanti” che, come in un rumoroso teatro ottocentesco, popolano il percorso espositivo. Tra questi ultimi, anche il vecchio Hayez, il più grande pittore di storia dell’Ottocento italiano, ritratto in caricatura da Parera, a segnare una continuità tra questa piccola mostra e la grande esposizione della Carrara.

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